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Quest’anno Basel per me è stata una grande sorpresa. L’ingresso nel primo padiglione era nato con l'idea disaziare i miei occhi e a passare una giornata con la mia passione più cara, invece ho trovato molto di più!

Sono stato invitato a vedere la nuova collezione di una manifattura per me del tutto nuova,  Glashütte Original, nella quale ho scoperto un vero tesoro. Un universo affascinante di grandissima tradizione, cura del dettaglio, austerità e magia del lavoro artigianale. Più che dai rigidi schemi oppure troppo massicci, come pare consuetudine tedesca, credo che il vero essere e la vera natura dei segnatempo, sia reso dll’aggettivo “intriganti”. Ad attrarmi, oltre a ciò che il fondello trasparente svela, non è stato tanto il fattore estetico in se’, quanto la cura e minuziosità che sta dietro al progetto degli orologi Glashütte. Il “doppio collo di cigno”, la cui funzione può apparire un arcano, è quanto di più peculiare si possa vedere in un movimento, così piccolo ma allo stesso tempo preciso ed innovativo, una vera chicca. Secondo me è proprio questa una delle chiavi fondamentali del fascino di Glashütte, anche se un fortissimo ruolo lo gioca anche la storia e la passione che la manifattura ha per questa. Quest’anno, assieme al Pano con quadrante nero e nuovo calibro, ha presentato l’Observer, che non per caso appartiene alla collezione Quintessentials. La sua natura proveniene dalla tradizione di marina ed aviazione, infatti era usato in origine dagli ufficiali per calcolare la rotta e, come era prevedibile, ha mantenuto il fascino della tradizione ed è stato secondo me il più incisivo di tutta la collezione. Il vero marchio di fabbrica di Glashütte però è il made inhouse: la manifattura è del tutto autosufficiente, ogni singolo pezzo è frutto dell’accurato lavoro di un’orologiaio e il risultato è davvero notevole! Certo, c’è un po’ di sconforto nel vedere lo stand marchiato “Swatch Group”, che a orecchio poco si confà alla tradizione, però l’eleganza estetica, la funzionalità e l’intrigo dei segnatempo sono valsi di più di qualsiasi altra cosa. C’è anche di più! Quest’anno è stato pieno di doni, dallo splendido taccuino fino alla carinissima pochette con tutti i fusi orari del mondo, dedicata al Senateur Cosmopolite, per non parlare poi dei cioccolatini, durati meno di un giorno nelle mie mani…Non mi resta, quindi, che ringraziare Marco Del Carro (Brand Manager) e tutto il resto della Casa per la superba accoglienza!

 

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